I guardiani della galassia vol. 3

Il nostro parere

I guardiani della galassia vol. 3 (2023) USA di James Gunn


Peter Quill (Chris Pratt) sta ancora affrontando la perdita di Gamora quando si trova a dover radunare i Guardiani della Galassia per difendere l’universo e salvare uno della squadra. Rocket, infatti, è in grave pericolo e lui deve cercare in ogni modo di salvargli la vita, compreso chiedere alla “nuova” Gamora di aiutarlo.


James Gunn ama i suoi emarginati. È uno dei pochi cineasti che ha operato nell’enorme sistema della più grande fabbrica cinematografica del mondo mantenendo un suo sguardo. Sa come bilanciare le esigenze aziendali con la realizzazione di film personali.

Anche quest’opera del MCU, però, soffre dei problemi degli ultimi tempi di questi prodotti (lunghezza eccessiva, troppi personaggi) ma c’è una creatività nella regia, nei dialoghi e nelle interpretazioni che negli ultimi film di supereroi manca.

Il Quill di Chris Pratt fa recuperare all’attore un po’ di credibilità persa in altre opere dove ha recitato con poca elasticità. La scelta felice è stata dargli un cuore spezzato che gli consente di giocare sul tono buffo e drammatico conferendo l’ironia giusta per sorreggere una trama evidentemente eccessiva. Questo, però, è  il film di Rocket, una storia di come supera il trauma per essere l’eroe che avrebbe sempre dovuto essere.

Mentre il cattivo è un po’ limitato, qualcosa di interessante si sviluppa a livello tematico oltre la narrativa di base dell’eroe/cattivo. In un certo senso, questa è la storia di un Dio vendicativo, qualcuno che si scaglia quando la sua creazione non solo si dimostra indipendente ma probabilmente più intelligente del creatore stesso. Gunn intreccia quell’idea attraverso una visione Marvel con sottigliezza e fa i conti con l’idea di un Dio malvagio, uno che vede le sue creazioni come esperimenti più che esseri reali. È una storia che si adatta perfettamente al regista che cerca di sfidare la macchina di Hollywood dando vita alla sua immaginazione.

Gran parte del recente MCU ha perso molta della sua originalità per diventare un prodotto seriale e poco sentito. “Guardiani della Galassia Vol. 3” ci ricorda che i migliori blockbuster non si limitano a cantare insieme a un brano famoso come “Creep”; fanno loro la canzone.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email