I giorni di Nietzsche a Torino. Cinema sperimentale brasileiro

Il nostro parere

I giorni di Nietzsche a Torino (2001) BRA di Julio Bressane

Cinema molto sperimentale (e, diciamolo, un po’ noioso) è quello di Bressane. Non ci sono dialoghi ma solo una voce fuori campo (Nietzsche stesso) che recita passaggi delle sue lettere e di alcune delle sue opere più importanti. In mezzo alcuni lacerti di, finto, dialogo tra il filosofo e qualche personaggio di contorno e molte passeggiate per la città di Torino con i suoi luoghi più suggestivi e particolari.

Nietzsche visse realmente a Torino tra il 1888 e il 1889 quando ebbe un crollo in piazza Carignano, tramandato in modo molto eclatante, anche se non vi sono certezze sull’avvenimento. Da lì una serie di ricoveri fino alla morte nel 1900. Bressane cerca di penetrare il suo pensiero filosofico cercando di replicare la forma letteraria del flusso di coscienza. Il risultato è assai modesto dal punto di vista visivo (ma questo non è chiaramente un suo obiettivo) mentre è più interessante sotto l’aspetto contenutistico.

Tuttavia, vi è da chiedersi qual è l’utilità di questo tipo di cinema, o se non fosse il caso di esplorare dal punto di vista narrativo un documentario, piuttosto che cercare una strada cinematografica così ostica per il pubblico. Perplessità.

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