Momenti di trascurabile felicità – La vita media

Il nostro parere

Momenti di trascurabile felicità (2019) ITA di Daniele Luchetti

Paolo conduce una vita tranquilla a Palermo con moglie e due figli, lavorando come ingegnere. Paolo viene investito in pieno da un’auto ritrovandosi catapultato in Cielo, nello stanzone adibito allo smistamento delle anime. Da qui comincerà quella rivalutazione della sua intera vita che lo metterà di fronte alla sua medietà e alle sue mancanze.

Certo Pif recita sempre un po’ se stesso ma il personaggio di Paolo è un po’ tutti noi nel mezzo di cammin di nostra vita. L’ora e mezza concessagli per sistemare le sue cose è davvero uno spicchio di tempo ma può essere usata per riflettere sui propri errori. Garanzia di non compierli più? Tutt’altro. C’è però la consapevolezza che nella vita la routine ci sovrasta impedendoci di vedere quello che è realmente importante.

I personaggi femminili risultano un po’ schiacciati su Paolo, ma vi sono dei momenti di ispirata tenerezza e altri di una comicità genuina ed ingenua, dove il sorriso amaro che ci viene strappato ci avvicina al protagonista.

Commedia con toni leggeri ma delicata per larga parte, ci restituisce un Luchetti acuto osservatore dell’animo umano, anche se attraverso la penna di Francesco Piccolo, autore del libro cui il film è ispirato e anche sceneggiatore insieme al regista.

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