Galveston – Alla deriva

Il nostro parere

Galveston (2018) USA di Melanie Laurent

Roy è un criminale che si fa beffe dei sicari della mafia e che viene ingannato dal suo potente capo. Ben presto, si ritrova in fuga con una giovane donna e sua figlia mentre cercano rifugio a Galveston, in Texas.

Sceneggiato dalla regista con Nic Pizzolato, autore tra l’altro di True Detective, Galveston è un noir con una struttura abbastanza convenzionale. Al centro due loser che cercano il riscatto avendo la peggio.

Il risultato è soddisfacente nella forma e nel lato estetico che rendono l’atmosfera decadente e l’avvilimento morale in cui protagonista è sprofondato, ma un po’ deludente se si valuta che i 90 minuti del film hanno più di un momento morto dove si perde gran parte della tensione che dovrebbe avere.

Non è certo colpa degli attori, ben diretti, che si calano nel ruolo, ma è mancata un’analisi più profonda che portasse la recitazione fuori dai clichè in cui sostanzialmente confinati. La prostituta dal cuore d’oro, abusata da bambina ed il delinquente cinico che trova una nuova ragione di vita ed una speranza imprevista di cambiamento.

Si arriva al finale che è girato con perizia e asciuttezza, senza un briciolo di retorica che sparisce anche dal sottofinale in cui il nostro “eroe” cerca finalmente la pace.

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