First man – 50 anni dopo

Il nostro parere

First man – Il primo uomo (2018) USA di Damien Chazelle

Tratto dal libro “First Man: The Life of Neil A. Armstrong” di James R. Hansen, il film affronta più la vita privata dell’uomo che per primo mise un piede sulla Luna, partendo dalla sua dimensione interiore dopo lo shock della morte della piccolissima figlia per un tumore.

Invece di puntare sul lato epico, Chazelle costruisce il film sull’incapacità di comunicare del protagonista, sui silenzi piuttosto che sulle azioni dell’uomo, prigioniero del dolore come è prigioniero delle claustrofobiche navicelle con cui viaggia. Un dolore che rivive più volte con la scomparsa di colleghi durante incidenti di lavoro terribili.

Non manca naturalmente la ricostruzione storica accurata fatta non solo di eventi, ma soprattutto di rumori quali le  esplosioni dei motori, i cigolii del metallo e i respiri degli astronauti. Impressionano in particolare la ricchezza di dettagli delle prime missioni con vere e proprie bare che ospitavano in spazi ristrettissimi gli astronauti in situazioni impossibili da immaginare oggi.

Armstrong viene descritto come un uomo apparentemente freddo ed incapace di comunicare, ma il regista sceglie di descriverlo come un uomo ambivalente, in realtà percorso da esplosioni sotterranee incontrollabili. L’unica soluzione per controllare questi sentimenti magmatici era l’irrigidimento, l’estraniazione.

Chazelle costella il film di insuccessi, di addestramenti impossibili in cui vomitare dera la regola, di corpi sballottati nella cabina e nello spazio alla ricerca di una “nuova frontiera”, ma anche di sguardi. Lo sguardo rivolto alla Terra dalla superficie lunare è quello dell’uomo pacificato dal raggiungimento del risultato e mentre il nostro pianeta appare in tutta la sua bellezza, si può finalmente abbandonare il passato e guardare avanti.

La regia di Chazelle è, come al solito, di altissimo livello. Forse la scelta di togliere ogni forma di empatia al personaggio ha nuociuto alla riuscita ed alla tensione del film.

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