Cena con delitto (2019) USA di Rian Johnson
Un investigatore, ingaggiato non si sa da chi, si reca in una lussureggiante tenuta per interrogare gli eccentrici parenti di un patriarca morto durante le celebrazioni del suo ottantacinquesimo compleanno. E’ un suicidio oppure un omicidio?
Un divertissement di un certo livello: questo è Cena con delitto. Scritto bene, lavorando di cesello sul citazionismo del genere, attentissimi all’ambientazione e ai colpi di scena, l’opera si presenta in una confezione formalmente ottima e con un assortimento di attori variegato ma riuscito. Ognuno degli interpreti si mette al servizio del copione, avendone in cambio la scena madre, la possibilità di caratterizzare i personaggi in modo intelligente e personale.
Il modello evidente è Agatha Christie con i suoi incastri e misteri, ma senza i virtuosismi e il riuscito equilibrio tra il giallo e la commedia, questo film sarebbe uno dei tanti senza personalità e ingegno. Qualcosa invece c’è. La galleria dei ritratti è, infatti, aiutata dalla vivacità dei dialoghi e dalle riuscite notazioni su personaggi secondari e apparentemente inutili.
Invece, Johnson usa il Cluedo narrativo solo per giocare con i personaggi, divertendosi a svelare le menzogne dietro le verità, le debolezze di ognuno di loro per estrarre la soluzione dai luoghi solo vagamente mostrati. Il meccanismo oliato funziona fino al finale e poco importa chi sia il colpevole, essenziale è essersi divertiti.