Fantasie

Il nostro parere

Fantasie (2021) FRA di Stéphane Foenkinos, David Foenkinos


Di fronte alle loro fantasie, sei coppie cercano di esplorare i lati nascosti della loro vita intima. Dal gioco di ruolo all’astinenza, queste storie parallele affrontano il tema del desiderio reciproco e delle sue manifestazioni.


Fantasie si presenta come un catalogo di tendenze sessuali più o meno curiose: sorofilia (essere eccitato dalla sorella del proprio partner), ludofilia (attraverso il gioco), dacrifilia (attraverso le lacrime), tanatofilia (attraverso la morte), ipofilia (dall’idea di non fare l’amore).

Servito da un cast vario e nel complesso audace (Monica Bellucci e Carole Bouquet nei panni di una coppia di lesbiche tanatofile), il film promette, sulla carta, una sceneggiatura e una libertà espressiva all’altezza del soggetto: promessa non rispettata. Il fatto è che i fratelli Foenkinos restano in superficie, senza dubbio nella speranza di sedurre il grande pubblico, e tuttavia mirano a esplorare i recessi oscuri della sessualità umana.

Tormentata da esigenze contraddittorie, il film porta il soggetto da un’estremità all’altra dandosi al tempo stesso un’aria di farsa morale e feroce. Credendo di minare il puritanesimo (l’ultimo schizzo, con Karin Viard), il risultato è in definitiva simile a un adattamento pudico dei rapporti Kinsey sulla sessualità.

 

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