10 film about Franz Kafka

Franz Kafka, autore celebre per le sue opere inquietanti e surreali, ha influenzato profondamente il cinema, e molti registi hanno tratto ispirazione dai suoi racconti e romanzi. Alcuni film sono adattamenti diretti delle sue opere, mentre altri catturano lo spirito kafkiano attraverso temi e atmosfere. A 100 anni dalla sua morte (è scomparso il 3 giugno 1924) è sembrato giusto ricordare la sua  influenza attraverso la citazione di 10 opere riconducibili a lui.

1. Il processo (1962) di Orson Welles

Orson Welles considerava “Il processo” una delle sue opere migliori e l’adattamento più fedele di un’opera letteraria che avesse mai realizzato. Welles ha girato molte scene a Parigi, utilizzando una stazione ferroviaria abbandonata come set per ricreare gli interni surreali del processo. Il film ha un’atmosfera onirica che è stata amplificata anche grazie all’uso di luci e ombre che richiamano l’espressionismo tedesco.

2. Delitti e segreti (1991) di Steven Soderbergh

“Kafka” è un’opera molto particolare nella carriera di Steven Soderbergh, nota per mescolare elementi biografici e immaginari. Il film è girato principalmente in bianco e nero, tranne che per le scene finali, che passano al colore in un modo che riflette un cambiamento nella percezione della realtà. Nonostante un cast di talento, tra cui Jeremy Irons e Alec Guinness, il film ricevette un’accoglienza fredda dalla critica.

3. Il castello (1997) di Michael Haneke

Michael Haneke, famoso per il suo approccio freddo e minimalista, ha dichiarato che l’attrazione principale per adattare “Il Castello” era l’opportunità di esplorare temi di alienazione e impotenza di fronte a strutture di potere incomprensibili. Il film è fedele allo stile implacabile di Haneke, con inquadrature statiche e un tono che amplifica la sensazione di isolamento del protagonista.

4. Il castello (1968) di Rudolf Noelte

Questo adattamento tedesco de “Il Castello” è stato girato in piena Guerra Fredda, e molti critici hanno interpretato il film come una metafora della burocrazia opprimente dei regimi totalitari. Il suo stile volutamente spoglio e claustrofobico è considerato una rappresentazione visiva dell’incomunicabilità e dell’assurdità kafkiana.

5. K (1953) di Lorenza Mazzetti

Girato in perfetto stile Free Cinema, con attori e ambientazioni casuali o ‘strappate’ dall’autrice alla disponibilità di amici o perfetti sconosciuti. In K si ritrovano le radici del pensiero e della poetica di Lorenza Mazzetti nonché i primi sviluppi della sua riflessione sulla figura (notoriamente autobiografica) dell’outsider, del diverso, di chi si sente o si ritrova ai margini della società. Si distingue per l’arditezza di alcune inquadrature; per l’inedito rapporto tra il sonoro e l’immagine; per alcune scelte di montaggio non convenzionali; per l’uso avanguardistico delle musiche. L’autrice preleva dal testo di Kafka soltanto quegli elementi che si prestano alle sue esigenze espressive, lo scarnifica e amplifica la tematica dell’esclusione e dello sradicamento

6. Metamorphosis (2012) di Chris Swanton

“Metamorphosis” è uno dei pochi film che ha tentato un adattamento diretto del racconto “La metamorfosi”. Il regista Chris Swanton ha impiegato effetti pratici piuttosto che CGI per creare la trasformazione di Gregor Samsa, dando al film un aspetto volutamente artigianale e inquietante. La performance fisica dell’attore, che ha interpretato Gregor, è stata particolarmente lodata per la sua intensità.

7. Il processo (1993) di David Hugh Jones

Con Anthony Hopkins in un ruolo significativo, questa versione del romanzo kafkiano si distingue per l’approccio psicologico e teatrale alla storia. Hopkins stesso ha descritto il film come una delle sue esperienze più stimolanti, evidenziando come il tema dell’oppressione burocratica sia ancora rilevante e universale.

8. Franz Kafka’s It’s a Wonderful Life (1993) di Peter Capaldi

Questo cortometraggio ha vinto un Oscar ed è stato diretto dall’attore e regista scozzese Peter Capaldi, noto al grande pubblico come il Dodicesimo Dottore nella serie “Doctor Who”. Il film prende una piega comica e surreale, mostrando Kafka in preda a una crisi creativa mentre cerca di iniziare il suo celebre racconto “La metamorfosi”. È un omaggio divertente e intelligente alla complessa personalità dello scrittore.

9. Delicatessen (1991) di Marc Caro e Jean-Pierre Jeunet

“Delicatessen” è un film francese con una chiara influenza kafkiana, noto per il suo stile visivo unico e l’ambientazione distopica. Il regista Jean-Pierre Jeunet, noto anche per “Il favoloso mondo di Amélie,” ha dichiarato che l’atmosfera oppressiva del film è stata ispirata dall’opera di Kafka e dal suo senso di umorismo oscuro. L’uso di colori vividi in contrasto con la tematica tetra del film crea un’esperienza visiva straordinaria.

10. Brazil (1985) di Terry Gilliam

“Brazil” è forse il film che più incarna lo spirito kafkiano senza essere un adattamento diretto. Terry Gilliam ha dichiarato di aver preso ispirazione da “Il Processo” e ha creato una visione distopica di una società burocratica e disumana. Il film è diventato un cult grazie al suo stile visivo barocco e al suo tono surreale, e ha influenzato numerosi registi e artisti negli anni successivi.

 

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