Era mio figlio (2020) USA di Todd Robinson
Trentaquattro anni dopo la sua morte, il medico militare William H. Pitsenbarger Jr. viene insignito della Medal of Honor per il suo servizio e le sue azioni sul campo di battaglia grazie all’opera di un uomo che decide di sfidare il potere per daer valore alla memoria.
L’infelice titolo che richiama il film di Sam Mendes può indurre in errore, soprattutto dopo che si scopre come il protagonista non sia affatto il padre dell’eroe, ma solo un volenteroso politico che, colpito sulla via di Damasco, mette in gioco la propria credibilità.
Le buone intenzioni spesso non bastano, soprattutto se una storia edificante viene costruita con tutte le astuzie, i trucchi e le furbizie di chi cerca la lacrima facile, utilizzando la più becera retorica. La memoria di un uomo morto in guerra viene perciò tramandata con toni eccessivamente melodrammatici, puntando su scene madri a profusione, a colpi di musica reboante ed enfatica
Il cast principesco viene sprecato, compresa l’ultima apparizione di Peter Fonda prima della sua morte. Il cast tecnico, perlomeno, conferma la propria professionalità.
