A casa tutti bene – La famiglia

Il nostro parere

A casa tutti bene (2017) ITA di Gabriele Muccino

Alba e Pietro, una coppia di pensionati, si trasferiscono su un’isola. In occasione delle nozze d’oro, organizzano un pranzo per la famiglia, ma, una volta sul posto, gli invitati sono costretti a rimandare la partenza a causa del maltempo.

Un gruppo di famiglia in un esterno giorno. Muccino si circonda di attori feticcio (Favino, Accorsi, Impacciatore) ma mette in scena più o meno tutto il cinema italiano degli ultimi anni. Un cast di alto livello per raccontare una famiglia a pezzi che si racconta bugie per sopravvivere. Il ritratto impietoso della famiglia borghese è la tematica di Muccino che si diverte a far a pezzi i personaggi nel giro di poche ore.

Tutto si distrugge perchè il mare mosso che ha impedito il ritorno a casa, costringe i fratelli, le loro mogli e i figli a svelare le proprie menzogne.

I personaggi di Muccino sono incolleriti verso la vita. Gli attori corrono a gambe levate dietro la macchina da presa che Muccino muove con vigore ma anche confusione. Forse è troppo tutto. Non c’è una famiglia sensata, non ce n’è una pacificata. Solo la vecchiaia, la morte dei sensi (se vogliamo un certo rincoglionimento) acquieta gli animi. La Impacciatore si specchia nella madre (Sandrelli) che ha salvaguardato la propria famiglia fingendo di non vedere i tradimenti del marito.

Il ritmo è forsennato, i personaggi sono carichi di emozioni in un melodramma eccessivamente forzato. Il film è disuguale ma energico, attraente e respingente, affascinante e fastidioso. Emozioni contrastanti.

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