Sette ore per farti innamorare (2020) ITA di Giampaolo Morelli
Giulio, giornalista con una solida carriera alle spalle e con una con vita apparentemente perfetta, scopre il tradimento della fidanzata con il suo capo. Senza lavoro e solo, deve ricostruirsi la propria vita. Incontra una donna che insegna l’arte del rimorchio.
Morelli sceglie la commedia sentimentale come esordio alla regia, utilizzando peraltro un suo romanzo. La trama, poco plausibile di per sè, è condotta con tono brioso, basandosi sulla simpatia naturale che i protagonisti hanno. Purtroppo, a parte alcune intuizioni, la simpatia non è abbastanza per creare un’opera pienamente convincente che prende molti spunti da Hitch e opere analoghe sopratutto del cinema d’oltralpe.
Troppi clichè e situazioni abusate che dovrebbero indurre alla risata, mentre suonano come un deja vu che non riescono a far uscire il film dalla categoria del semplice divertissement. E’ infatti la sceneggiatura il punto debole perchè gli attori avrebbero la presenza scenica per reggere qualcosa di superiore, compreso lo stesso Morelli che si diverte ad uscire dal proprio personaggio proponendosi come il bravo ragazzo sfigato, ma non hanno dialoghi naturali che superino la forzatura di snodi narrativi deboli.