10. Menahem Golan (Tiberiade, 31 maggio 1929 – Giaffa, 8 agosto 2014) Il suo primo contatto con il mondo dello spettacolo avviene a Londra, all’Old Vic Theatre School; tornato in Israele inizia a produrre spettacoli teatrali finché nel 1963 incontra Roger Corman che gli chiederà di assisterlo alla regia de I diavoli del Grand Prix. Nello stesso anno fonda la Noah Films società che doveva distribuire film per il mercato israeliano. Il piano si rivela ben fatto e nel 1964 il film da loro prodotto Sallah Shabati viene candidato all’Oscar come miglior film straniero, tuttavia il mercato internazionale è difficile da conquistare. Nel 1975 gira i suoi due primi film americani: Colpo da un miliardo di dollari e Big Boss, un discreto film sui gangster. Il vero colpo arriva nel 1987 quando gira e produce Over the Top con Sylvester Stallone.
9. Karl Baumgartner (Brunico 3.1.1949- Francoforte 18.3.2014) Dal 1967 al 1970 aveva lavorato a Roma come assistente alla regia e, occasionalmente, come critico cinematografico. Nel 1971 si era trasferito a Francoforte, dove si era unito al collettivo Harmonie, uno dei più noti cinema arthouse in Germania. Nel 1981 insieme a Reinhard Brundig aveva fondato la Pandora Film, per 17 anni leader europea nella produzione e distribuzione di film d’autore. La compagnia ha costruito la propria reputazione scoprendo e producendo registi come Aki Kaurismaki, Emir Kusturica, Kim Ki-duk, Jim Jarmusch e molti altri. Durante l’ultima edizione della Berlinale gli era stato assegnato il premio Berlinale Camera alla carriera.
8. Lorenzo Semple Jr. (New York, 27 marzo 1923 – Los Angeles, 28 marzo 2014) Sceneggiatore per il cinema e la televisione, Semple è ricordato per il suo lavoro nella serie televisiva Batman e per il film omonimo Batman del (1966). Inoltre tra i suoi lavori più importanti ricordiamo le sceneggiature per film come: King Kong, Flash Gordon e il film di James Bond Mai dire mai.
7. Paco De Lucia (Algeciras, 21 dicembre 1947 – Cancún, 25 febbraio 2014) Grandissimo chitarrista, famoso in tutto il mondo, ha scritto alcune colonne sonore la più importante per Stephen Frears in The Hit (1984)
6. Saul Zaentz (Passaic, 28 febbraio 1921 – San Francisco, 3 gennaio 2014) è stato un produttore cinematografico statunitense. Ha prodotto numerosi film di grande successo, pluripremiati agli Oscar, vincendo la statuetta per il miglior film con Qualcuno volò sul nido del cuculo nel 1976; Amadeus nel 1985, entrambi diretti da Milos Forman e Il paziente inglese nel 1997 del regista Anthony Minghella.
5. Ken Thorne (East Dereham, 24 gennaio 1924 – Los Angeles, 9 luglio 2014) è stato un compositore britannico di colonne sonore cinematografiche, vincitore del Premio Oscar nel 1967 per Dolci vizi al foro di Richard Lester. Proprio con Lester ha dato vita ad un sodalizio che lo ha portato a dirigere le colonne sonore anche di Superman 2 e 3. Ha collaborato anche con John Huston, J.Lee Thompson e Burt Kennedy.
4. Run Run Shaw (Ningbo, 23 novembre 1907 – Hong Kong, 7 gennaio 2014), è stato un imprenditore e filantropo cinese, magnate dell’industria cinematografica e televisiva asiatica. Frequenta una scuola americana, e all’età di 19 anni si trasferisce a Singapore per iniziare l’attività nel mercato cinematografico. Svilupperà un profondo interesse nell’industria cinematografica, che lo spingerà a fondare la casa di produzione South Sea Film nel 1930, che più tardi diventerà lo Shaw Studio. Nel 1967 lancia la TVB (Television Broadcasts Ltd.) a Hong Kong, che crescerà fino a diventare un impero televisivo multi-miliardario, classificandosi tra le prime cinque case di produzione televisive del mondo. Il suo nome è accreditato anche in produzioni occidentali, una tra tutti il cult movie di fantascienza Blade Runner (1982).
3. Dick Smith (Larchmont, 26 giugno 1922 – Los Angeles, 30 luglio 2014) è stato un truccatore statunitense, vincitore dell’Oscar al miglior trucco nel 1985 per il film Amadeus. Nel 2012 ha ricevuto l’Oscar alla carriera. Ha lavorato in oltre 70 tra film e serie televisive. Tra i tanti capolavori, Un uomo da marciapiede, Taxi driver, Il padrino, L’esorcista, Il maratoneta, Il cacciatore.
2. Antoine Duhamel (Valmondois, 30 luglio 1925 – Parigi, 11 settembre 2014) è stato un compositore francese di colonne sonore cinematografiche. Ha lavorato con registi quali Jean-Luc Godard, François Truffaut e Bertrand Tavernier. Ha vinto un Orso d’argento al Festival di Berlino per la colonna sonora di Laissez-passer (2002). È stato candidato cinque volte al Premio César e tre volte al Premio Goya.
1. Gordon Willis (Queens, 28 maggio 1931 – North Falmouth, 18 maggio 2014) Attivo principalmente dagli anni settanta e ottanta (la sua attività si è limitata a pochi titoli negli anni successivi), Willis è entrato nella storia del cinema americano per essere stato il direttore della fotografia della trilogia del Il padrino di Francis Ford Coppola e per aver dato luci e ombre ad alcuni indimenticati capolavori di Woody Allen, come Io e Annie, Manhattan e Zelig. Due volte candidato all’Oscar (1984 e 1991), non si è mai aggiudicato la statuetta sebbene la critica gli avesse riconosciuto un ruolo decisivo nella realizzazione delle atmosfere dei suoi film, anche e soprattutto in quelli poi effettivamente premiati con l’Oscar. Oltre a Coppola e Allen, ha spesso lavorato anche con Alan J. Pakula. A Willis va riconosciuta una capacità fuori dall’ordinario di filmare sequenze notturne o in penombra (è stato per questo soprannominato “The Prince of darkness”), che contribuiscono ad alimentare conflitti interiori dei protagonisti e situazioni di estrema suspense: è evidente nella trilogia de Il Padrino, in cui la sua “mano” si vede in ogni dettaglio. Con Allen la sua attività si differenzia maggiormente: “(…) In Manhattan e Stardust Memories usa uno splendido b/n, passando poi a un’illuminazione solare e pastorale per Una commedia sexy in una notte di mezza estate”[1]”, toccando anche ricostruzioni d’epoca e atmosfere rarefatte e retrò in La rosa purpurea del Cairo e soprattutto realizzando un altro b/n suggestivo e particolare, quello del “finto documentario” di Zelig, per cui venne nominato per la prima volta all’Oscar.