Tramonto (1939) USA di Edmund Goulding
Una ricca ereditiera, che passa le sue giornate tra casinò e vita mondana, scopre di avere un grave problema di salute. Nel frattempo, si innamora del suo medico, e deve affrontare delle scelte importanti.
Melodramma tratto da un’opera teatrale di George Emerson Brewer e Betram Bloch, che punta molto sulla presenza di Bette Davis, bravissima nel contrasto tra la spensieratezza vuota dell’ereditiera della prima parte rispetto alla drammaticità del tema e del finale.
Fu uno dei primi film a trattare il tema della malattia e del cancro, argomento tabu, in modo esplicito e crudo. Goulding sa spingere sui tasti del sentimentalismo ma lo fa con leggerezza e delicatezza. Eppure sa dare potenza in alcune scene, soprattutto nel finale dove, invece di cadere nella retorica, riesce ad essere potente e commovente.
Il carisma della Davis si avverte ovunque, ma Goulding sa anche regalare sequenze di livello, come dimostra la dissolvenza finale bellissima e suggestiva