Riccardo va all’inferno – Suggestivo

Il nostro parere

Riccardo va all’inferno (2017) ITA di Roberta Torre

Riccardo esce dall’ospedale psichiatrico giudiziario dove ha trascorso lunghi anni per un delitto avvolto nel mistero, ben deciso a vendicarsi e conquistare il potere all’interno della propria famiglia malavitosa.

Personale rilettura del Riccardo III shakespeariano virato in salsa musical e contornato da scenografie suggestive e darkeggianti, nonchè da freaks che fanno un po’ da coro greco e un po’ da sfondo ad un racconto allucinato e psichedelico. Roberta Torre sceglie ancora la strada della contaminazione tra dramma e musical, alternando toni farseschi e melodrammatici. Ovviamente, si punta sull’eccesso, sul grottesco suscitando repulsione e attrazione allo stesso momento.

Se non si può non notare diverse pecche nel racconto, altrettanto evidente è l’originalità del lavoro dell’autrice che esce dalla banalità, sperimenta, magari sbagliando, ma in modo stimolante e anticonformista. Il rischio è finire nel formalismo delle proprie scelte, smarrendo il senso della trama. Tuttavia, in questa pellicola l’equilibrio resiste per la qualità delle musiche e per la duttilità degli interpreti.

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