Ophelia. Il primo Chabrol

Il nostro parere

Ophelia (1963) FRA di Claude Chabrol

Rilettura in chiave moderna dell’Amleto di Shakespeare, è uno dei primi film di Chabrol. Buon bianco e nero, film con punti di intensità senza convincere fino in fondo. Si trova in nuce la visione borghese che sarà successiva delle opere mature. Da segnalare la partecipazione di Alida Valli. La debolezza sta nella presenza di attori poco convincenti e di una forte disomogeneità tra le diverse parti della pellicola. Appare chiaro l’obiettivo di sovvertire le regole del periodo puntando su una recitazione sovraccarica e antinaturalistica. Inoltre si smarca dalla classica costruzione narrativa, come da proclami dei Cahier e della prima Nouvelle Vague. A seguire l’unico brano trovato con il commento in lingua araba.

 

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