One life

Il nostro parere

One life (2023) UK di James Hawes


La vera storia di Nicholas Winton, un agente di Borsa londinese che negli anni Trenta salvò centinaia di bambini ebrei dallo sterminio nazista nell’ambito dell’operazione “Kindertransport”: riuscend a mandarne 669 in Gran Bretagna prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.


Le lacrime scorrono per chiunque veda “One Life” di James Hawes, ma questo è solo a causa del potere intrinseco della vera storia che viene raccontata qui. Ciò di cui parla “One Life” è potente, ma questo non è un film potentemente realizzato. Si potrebbe ottenere la stessa risposta emotiva guardando il filmato del talk show che ha ispirato questa produzione. Certo, Anthony Hopkins è notevole nella costruzione del suo personaggio, ma è solo in metà del film; il resto è standard, piatto.

Il messaggio è chiaro: se ci fossero stati più uomini coraggiosi come Nicholas Winton molte vite sarebbero state salvate, ma dal punto di vista prettamente cinematografico abbiamo una scarsa originalità. “One Life” viene diretto in modo blando e convenzionale. Helena Bonham Carter fa quello che può per aggiungere un po’ di verità ai flashback come madre di Winton, ma il personaggio non è sfruttato adeguamente, confinato in una caratterizzazione superficiale. Manca l’urgenza che deve aver sicuramente determinato la scelta di queste persone per cercare di salvare tante vite. Sono stati eroi e meritavano tutta l’attenzione del mondo e una sceneggiatura migliore che non si concentrasse solo su alcuni aspetti.

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