Napoli 44 (2016) ITA di Francesco Patierno
Un documentario tratto dalle memorie di un ufficiale inglese durante la seconda guerra mondiale permette di ricostruire il periodo dell’occupazione alleata a Napoli: mesi di dolore, fame e sconcerto. Patierno, regista con esperienze cinematografiche non proprio lusinghiere, crea una specie di docufiction alternando alle immagini di repertorio altre girate da lui oggi (la contrapposizione con il presente) pedinando un uomo anziano, alter ego di Norman Lewis, il narratore cui presta la voce in inglese Benedict Cumberbatch mentre in italiano vi è Adriano Giannini.
Le riprese dei bombardamenti procurano ancora oggi un lancinante dolore e orrore per la brutalità della guerra in sé. La disperazione del popolo partenopeo ci costringe a considerare lo stato di indigenza che costringe l’essere umano a cadere in una spirale di angoscia che porta allo sfruttamento, all’abuso.
Il racconto di Lewis è lucido e oggettivo, restituisce la forza di quei momenti. Il documentario vi riesce molto meno. Quello che doveva essere il trait d’union, diventa quasi pleonastico, un’interruzione superflua del repertorio, vera grande essenza di questo documentario. Un adeguato montaggio avrebbe scavato ancora di più.
