Napoleon

Il nostro parere

Napoleon regia di Ridley Scott


La rapida e spietata scalata di Napoleone Bonaparte per diventare imperatore di Francia si scontra con la sua disfunzionale e volatile relazione con la moglie Giuseppina, il suo vero amore.


Il Napoleone di Ridley Scott non è interessato a una rappresentazione precisa del suo personaggio. La biografia è suddivisa in alcuni estratti che sintetizzano gli eventi in modo eccessivo mentre centrale appare la sua vita amorosa che è dipinta in una soap opera ossessionata dal sesso. Tutte le sue azioni sembrano determinate da questo, dal suo amore ossessivo verso Josephine con una versione manipolatoria dell’uomo dipinto come un bruto dai pochi talenti, anche sul campo di battaglia, talchè sono evidenziati più gli errori che i trionfi. La battaglia dei tre imperatore di Austerlitz non viene ricostruita in dettaglio – così come le altre escursioni militari – ma ridotta ad u breve combattimento, in cui da un lato il genio di Napoleone è spento, mentre emerge solo il talento realizzativo di Scott che riesce a dare il meglio solo in queste riprese spettacolari.

Joaquin Phoenix raffigura Napoleone come ragazzino sia fisicamente (il suo aspetto non cambia fino all’esilio a St. Helena se non nella acconciatura)  che mentalmente, trasformandolo in un bullo che subisce gli eventi, come la goffa presa del potere con il colpo di stato del 1799, quando non può usare il rombo dei cannoni e le armi. Non si comprende come abbia potuto tenere in scacco l’Europa monarchica per quasi vent’anni.

Il motivo sta nella non scelta di Scott tra il biopic classico e il melodramma amoroso. La decisione di stare nel mezzo porta a sciagurate visioni, facendo scadere le decisioni che hanno cambiato il mondo per sempre, semplici effetti della gelosia di Napoleone con una semplificazione storica agghiacciante. Poteva anche starci a costo di far diventare il film una farsa, ma Scott vuole dare complessità ad un registro che complessità non ha.

L’afflato storico viene così spento e anche molti eventi vengono svalutati, sminuiti, cancellati come i tanti personaggi interessanti che potevano affiancarlo e, invece, letteralmente svaniscono sullo sfondo. Era evidente che voler raccontare tutto di una vita così spettacolare rendeva necessarie tante (troppe) semplificazioni rischiando la superficialità assoluta basata sull’iconografia dell’epoca.

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