Kick-Ass (2010) USA di Matthew Vaughn
Nonostante la totale mancanza di poteri straordinari, un adolescente si reinventa come supereroe e insieme a un team di vigilanti combatte un boss della mafia.
Prodotto, tra gli altri, da Brad Pitt e dal regista stesso della pellicola Matthew Vaughn, Kick-Ass prende le mosse dal popolare fumetto pubblicato a partire dal 2008 dalla Icon/Marvel, ideato dal grande autore Mark Millar e dall’altrettanto celebre disegnatore e figlio d’arte John Romita Jr. (storico disegnatore, tra gli altri, di Spider-Man).
Il film prende le mosse dal mondo dei supereroi per un rilettura divertente e esagerata che è molto piaciuta ad un mondo autoreferenzialmente “nerd”. Magnetica è però la presenza di una ragazzina come Chloe Moretz, all’epoca dodicenne, che calamita su di sè l’intera opera, surclassando il manierato Nicolas Cage. Tutto nel film è eccessivo: se diverte, questo strabordare è anche il limite di un’opera simpatica ma compiacente nei confronti dello spettatore, preso per un adolescente poco acculturato, per i suoi facili colpi di scena e per l’iperrealismo violento. Gli arti, le teste che volano sono comunque edulcorati rispetto al fumetto perchè non sia mai che si perdano anche i bambini fruitori della proiezione televisiva.
Se si vuole essere autore di rottura, questi ammiccamenti vanno lasciati perdere. Così il sentimento eversivo del comic book si stempera in scene ad effetto e ad un urlo improbabile per un finale scontato.