Jason Bourne. Ritorni

Il nostro parere

Jason Bourne (2016) USA di Paul Greengrass

Si torna alle origini, a Matt Damon che torna a vestire i passi di Bourne. Paul Greengrass, il regista di The Bourne Supremacy e The Bourne Ultimatum, è nuovamente al fianco di Damon nel nuovo capitolo della saga della Universal Pictures. Dopo essersi vendicato, aver scoperto la sua vera identità e quello che crede essere l’obiettivo dei suoi creatori, Bourne sembra aver trovato un po’ di pace e scompare di scena per sempre… o così sembrava.

L’episodio non aggiunge altro al filone di quanto si era abbondantemente già visto. Jason si avvicina sempre di più al bersaglio finale, al vero responsabile della sua situazione, ma ci arriva in modo estenuante anche per via di una sceneggiatura ripetitiva nella struttura di base. La professionalità di Greengrass crea con un lavoro astuto e ingegnoso dentro i confini del genere e dell’industria un prodotto teso e secco. Abbandonata la strada dello spymovies alla James Bond, Bourne si adatta alla nuova moda dei cinecomic utilizzando un registro emotivo raggelato.

L’essenzialità del regista da al prodotto azione, ma manca l’emozione e l’essere travolti dagli avvenimenti.

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