Italiano medio (2015) ITA di Maccio Capatonda
Film pieno di citazioni cinematografiche costruito con intelligenza e fiuto. Capatonda passa da personaggio televisivo al cinema con discreta perizia anche se l’opera non riesce ad uscire da un’aura discreta di mediocrità nella qualità finale. Il messaggio che il film vuole trasmettere sulla realtà quotidiana dell’italiano è decisamente manicheo e superficiale. Intendiamoci, nessuno pensa che Capatonda non sia conscio di questi aspetti e voglia ergersi a moralista, ma il divertissement sui luoghi comuni della nostra genia è poco originale.
Capatonda ricerca l’ovvio, la battuta facile anche se non disdegna la seconda lettura rivolto ad uno sguardo meno smaliziato. La battuta facile assicura il successo immediato ed un sentimento di gratificazione in chi discetta sulla decadenza del costume italiano, rassicurato perché non si riconosce in questo modo di ragionare.
Il limite sta in questo. Una volta sganciato dai riferimenti contingenti, il film non resta nella memoria per la sua forza, la dissacrante capacità di mettere al bando i vizi italiani. Siamo molto lontani dalla forza ironica di Ferreri ed altri registi che hanno davvero saputo osservare con spirito corrosivo la realtà.