i più grandi di tutti. Nostalgia rock

Il nostro parere

I più grandi di tutti (2011) ITA di Carlo Virzì

Loris, ex batterista e ora semidisoccupato, viene contattato da Ludovico, un giornalista paraplegico, per far rivivere in un’intervista il gruppo rock Pluto, di cui ha fatto parte alcuni anni prima. Si trova così, anche per soldi, a riannodare le antiche amicizie scoprendo che il frontman Mao è un fanfarone senza arte né parte, la bassista Sabrina vive con un uomo che non ama, Rino è finito a fare l’operaio cercando di dimenticare il passato. Il desiderio di denaro spinge il gruppo a ricomporsi, anche se Loris avverte nell’attaccamento di Ludovico a loro qualcosa di morboso. Infatti, Ludovico ha perso l’uso delle gambe in un incidente mentre andava a vedere il concerto dei Pluto, incidente in cui è morta la sua fidanzata. Da questa rentrée tutti portano a casa qualcosa, forse il passaggio all’età adulta. Almeno per Loris…..

Da un’idea simpatica, Carlo Virzì, fratello del più famoso Paolo, trae una commedia con momenti divertenti, ma con poco spessore. Pur essendoci una venatura malinconica, il testo sposa la funzione del buonismo senza grande qualità. I personaggi scombinati sono per la maggior parte macchiette con atteggiamenti, non pensieri. Si salva Alessandro Roja, unico in ruolo e convincente.

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