I nostri ragazzi. Il vuoto davanti alla vita.

Il nostro parere

I nostri ragazzi (2014) ITA di Ivano De Matteo

De Matteo è un acuto indagatore dei fenomeni sociali dell’oggi. Aveva già girato un film sul fenomeno dei nuovi poveri, nello specifico le persone che a causa di una separazione perdono la casa e gli affetti (Gli equilibristi), con misuratezza ed intelligenza. Ora parte da un quesito etico (cosa faresti se tuo figlio commettesse un crimine?) per parlare di due famiglie della borghesia bene romana che scoprono che i proprio figli hanno picchiato a morte una barbona. La reazione a questa scioccante scoperta porta i genitori a reazioni diverse che non attengono più al raziocinio, ma ad elementi selvaggi che sono nel profondo dell’animo di ognuno. I due padri (tra l’altro fratelli) vivono gli eventi in relazione al loro disturbante rapporto, ai loro malintesi, rancori personali in modo esplosivo. A questo si aggiunge la totale inconsapevolezza dei due adolescenti, colpevoli del crimine, che non sono neppure sfiorati da dubbi etici, rimorsi.

L’intelligenza del regista sta nell’aver creato un clima composto, borghese, “civile” quieto mostrando qua e là quelle crepe che diventeranno voragini, rivelando un terreno malsano. L’esplosione finale giunge così attesa, ma dolorosa. Inoltre, De Matteo non ha creato alibi culturali e sociali dietro cui rifugiarsi per trovare spiegazioni. Il mondo giovanile appare alieno ad ogni considerazione morale, lontano da ogni forma di comprensione.

I genitori possono solo cercare dentro se stessi per trovare la forza ed in questo clima le risposte che vengono fornite dai personaggi sono sorprendenti, in contrapposizione totale con l’immagine che essi hanno dato nel corso della vita.

Film solido di impianto teatrale, ha negli attori la propria forza. Alessandro Gassman spicca su tutti per una recitazione sottotono, sfumata, lontana dal manierismo che in alcuni momenti prende i coprotagonisti.

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