I migliori film di Jean Paul Belmondo

Bebel è morto è scomparso nel settembre di quest’anno a 88 anni. Con lui scompare la figura attoriale più importante di riferimento per la nouvelle vague. Il suo volto ha saputo essere strumento sensibile per autori di grande spessore e poi personaggio per opere commerciali in cui ha espresso il suo sguardo disincantato, il suo stile muscoloso ma ironico.

Carismatico e poliedrico (figlio di artisti è stato anch’esso pittore) ha attraversato il suo momento d’oro tra il 60 e l’80 per poi girare film di minor valore con risultati meno eclatanti che lo portano a privilegiare il teatro. L’ictus che lo ha colpito nel 2001 lo tiene lontano dal lavoro per diversi anni per un rientro dolente nel 2008 nel remake di Umberto D, ultimo atto d’amore verso il cinema.

  • Fino all’ultimo respiro (À bout de souffle), regia di Jean-Luc Godard (1960)

  • Léon Morin, prete (Léon Morin, prêtre), regia di Jean-Pierre Melville (1961)

 

 

  • Lo spione (Le doulos), regia di Jean-Pierre Melville (1962)

 

 

  • L’uomo di Rio (L’homme de Rio), regia di Philippe de Broca (1964)

 

 

  • Il bandito delle 11 (Pierrot le fou), regia di Jean-Luc Godard (1965)

 

 

  • La mia droga si chiama Julie (La Sirène du Mississipi), regia di François Truffaut (1969)

 

 

  • Borsalino, regia di Jacques Deray (1970)

 

 

  • Gli sposi dell’anno secondo (Les mariés de l’an II), regia di Jean-Paul Rappeneau (1971)

 

 

  • Trappola per un lupo (Docteur Popaul), regia di Claude Chabrol (1972)

 

 

  • Stavisky il grande truffatore (Stavisky…), regia di Alain Resnais (1974)

 

 

  • Il poliziotto della brigata criminale (Peur sur la ville), regia di Henri Verneuil (1975)

 

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email