Gli attori che hanno vinto più Oscar

Walter Andrew Brennan (1894-1974) – E’ stato uno dei caratteristi più importanti della Hollywood d’oro. Aveva il phisique du role dell’uomo buono, temprato dalla durezza della vita. Ha trionfato in 3 Oscar su 4 nomination, vinti tutti come Miglior attore non protagonista per:

Ambizione (1936) di Howard Hawks

,

Kentucky (1938) di David Butler e L’uomo del West (1940) di William Wyler.

Daniel Day-Lewis (1957 )– Attore totale che gioca sulla trasformazione fisica, antropologica del personaggio in uno stupefacente processo di identificazione. Ha vinto 3 Oscar su 5 nomination, vinti tutti come Miglior attore protagonista per:

Il mio piede sinistro (1989) di Jim Sheridan,

Il petroliere (2007) di Paul Thomas Anderson

e Lincoln (2012) di Steven Spielberg.

Ingrid Bergman (1915-1982) – L’attrice svedese ha vissuto più vite cinematografiche tra cui l’avventura passionale con Roberto Rossellini. I suoi premi sono tutti targati USA, ma non sono stati assegnati per le sue migliori prove d’attrice. Ha vinto 3 Oscar su 7 nomination, di cui 2 vinti come Miglior attrice protagonista per:

Angoscia (1944) di George Cukor,

Anastasia (1956) di Anatole Litvak

 

e 1 come Miglior attrice non protagonista per Assassinio sull’Orient Express (1974) di Sidney Lumet.

Jack Nicholson (1937)– Lui è l’istrione di Hollywood, un attore sommo che ha l’unico difetto di eccedere nell’eccentricità (sulla sua strada Depp), talvolta giocando sopra le righe ed esagerando, soprattutto nell’ultima fase della carriera. Se ha vinto tre Oscar, però, ne avrebbe meritati altrettanti ed è immenso sulla scena, rubando sempre spazio ai colleghi, trasformati in semplici comprimari. Ha avuto 3 Oscar su 12 nomination, di cui 2 come Miglior attore protagonista per:

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Milos Forman,

Qualcosa è cambiato (1997) di James Brooks

 e 1 come Miglior attore non protagonista per Voglia di tenerezza (1983) sempre di Brooks.

Meryl Streep (1949) – Detiene il record assoluto di nomination tra gli attori. Lei non è mai inferiore al ruolo, semmai è il film inferiore a lei. Ha vinto per alcuni ruoli forti, ma è stata sontuosa in ogni genere affrontato: il musical (Mamma mia!), il thriller (The river wild) e la commedia sofisticata (Il diavolo veste Prada). Ogni terreno sembra per lei conosciuto, domato, piegato alla sua intensità d’attrice. La sua straordinarietà sta anche nel non farsi chiudere in una maschera. Lei si trasforma, il suo volto non è statico ma cambia al cambiare del personaggio. E poi invecchia benissimo, anche senza lifting. 3 Oscar su 18 nomination, di cui 2 vinti come Miglior attrice protagonista per:

La scelta di Sophie (1982) di Alan J. Pakula,

The Iron Lady (2011) di Phillyda Loyd

e 1 come Miglior attrice non protagonista per Kramer contro Kramer (1979) di Robert Benton.

Katharine Hepburn (1907-2003) – La Hepburn è quasi certamente la miglior attrice della storia.  La sua lunghissima carriera è stata costellata di parti favolose, interpretazioni sfolgoranti, versatilità assoluta. Nella storia è forse l’unica attrice ad avere assunto un ruolo assoluto, ad aver dominato la scena come pochissimi altri hanno fatto. Umile al servizio dei suoi partner, decisa e luminosa nelle commedie, intensa e tagliente nei drammi. Indimenticabile. Ha ottenuto 4 Oscar su 12 nomination, vinti tutti come Migliore attrice protagonista per:

La gloria del mattino (1933) di Lowell Sherman,

Indovina chi viene a cena? (1967) di Stanley Kramer,

Il leone d’inverno (1968) di Anthony Harvey

e Sul lago dorato (1981) di Mark Rydell.

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