Attacco al potere 2. Attacco alla logica, più che altro

Il nostro parere

Attacco al potere 2 (2016) USA di Babak Najafi

Un missile americano colpisce una famigliola di trafficanti d’armi pakistani uccidendo la giovane figlia. Due anni dopo lo stesso trafficante ha messo insieme qualche migliaio di uomini, tutti debitamente travestiti da militari o poliziotti, super armati con tanto di missili, tonnellate di esplosivi, e invadono Londra senza problema alcuno, massacrando tutti i capi di stato delle potenze mondiali. E tutti in modo diverso si intende. Perché loro sapevano che il primo ministro giapponese sarebbe rimasto bloccato su un ponte allegramente minato e quello italiano sarebbe stato in visita all’abbazia di Westminster sulla torre più alta (con l’amante ovviamente….. sic) e via dicendo.

A prescindere dalla scarsa considerazione verso i nostri politici, vale la pena di ricordare che il presidente americano non muore nonostante sia investito da raffiche di mitra, sfiorato da bombe, inseguito da decine di motociclisti con bazooka e armi devastanti, precipitato con il suo elicottero dopo essere stato colpito da un missile terra aria. E questo perché? Perché al suo fianco c’è l’agente Banning, vero e proprio supereroe che tutto vede e provvede, nonché prevede. In pratica, l’esercito di invasione approntato dagli americani non riesce a fare tanti morti quanti ne fa lui nel giro di 60 minuti.

Se vi siete bevuti tutte le idiozie propagandate da questo pseudo Blockbuster, significa che siete pronti a bervi qualunque cosa appaia sullo schermo di un cinema. E allora, vi meritate il cinepattone, ve lo meritate!

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