Anima e corpo – Risalire

Il nostro parere

Anima e corpo (1947) USA di Robert Rossen

Charly, pugile di talento cresciuto in una modesta famiglia, finirà vittima del giro di affari loschi dell’ambiente del pugilato. Il tutto lo indurrà addirittura a combinare il suo ultimo incontro, pur di intascare una notevole somma scommettendo sul suo avversari. La sua compagna Peg lo farà riflettere.

Garfield si emancipa dalle Major e produce questo buonissimo film, interpretato ottimamente proprio da lui che aveva fatto della modernità della recitazione il suo punto di forza, il suo stile personale. La sceneggiatura è firmata da Abraham Polonski, colpito come lo stesso attore dal maccartismo. Il lavoro è discreto anche se appare un po’ troppo didascalica e verbosa. Oscar per il montaggio a Lyon e Parrish (chissà se la loro lezione è stata appresa anche da Scorsese per Toro scatenato), viene soprattutto ricordata la fotografia di James Wong Howe che posizionò l’operatore su pattini a rotelle per ottenere l’inquadratura migliore sul ring sgusciando tra i due pugili.

Appare certamente come uno dei film più importanti della storia con argomento il pugilato, una dei topos più ricercati da Hollywood per il concentrato di emozioni e perchè, come nessun’altra location, capace di descrivere la caduta e la risalita.

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