Yara – Omicidio

Il nostro parere

Yara (2021) ITA di Marco Tullio Giordana

L’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio sconvolge la cittadina di Brembate di Sopra. Per assicurare il colpevole alla giustizia, il pubblico ministero Letizia Ruggeri ha solamente un indizio: delle tracce di DNA.

Inevitabili sono le polemiche su di un film che affronta un caso di cronaca molto sentito dall’opinione pubblica qual è stato l’omicidio di Yara Gambirasio. Inoltre, il colpevole (dopo tre gradi di giudizio si può definire tale) non ha mai ammesso alcuna colpa, nè ha spiegato i motivi di tanta crudeltà su di una ragazzina. In più, siamo di fronte ad un prodotto Netflix, visto in molte nazioni grazie alla piattaforma streaming.

Tuttavia il film di Giordana è centrato più sulla pm che sull’evento in sè. Infatti, pur nella rappresentazione del dolore della famiglia, quest’aspetto è secondario, accantonato rispetto alla tenacia della pm rappresentata come essenziale nella risoluzione del caso. Gli stessi carabinieri (Boni e Trabacchi) restano quasi sullo sfondo, esecutori delle intuizioni del magistrato.

Giordana procede con fare cronachistico in tutta la prima parte dove si ricostruisce il terribile evento. Si lascia poi andare a una glorificazione a posteriori del lavoro della Ruggeri che occupa uno spazio ben più ampio del reale. Inevitabile, perciò, prendersi qualche libertà narrativa rispetto al reale.

Il film è più un riassunto degli eventi che una sua rappresentazione originale. Manca soprattutto l’emozione reale e il coinvolgimento, nonostante il buon lavoro degli interpreti ed il tono da giallo tenuto nella seconda parte.

Gli ascolti danno però ragione alla scelta di Netflix che hanno lanciato il film in molti stati europei con un ottimo successo.

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