Un’ora d’amore. Lubitsch di classe

Il nostro parere

Un’ora d’amore (USA) 1932 Ernst Lubitsch

Film delizioso giocato sul filo dell’ironia e adornato da contrappunti musicali da operetta. Maurice Chevalier è magnifico così come Jeanette MacDonald è raggiante nella sua Colette. La riflessione di Lubitsch ruota intorno al senso del matrimonio e del tradimento. Può una coppia restare fedele senza mai cadere in tentazione? La risposta è lieve, senza tirate moralistiche, senza considerazioni amare o legate al perbenismo.

Siamo in un mondo diverso che verrà spazzato via dal codice Hays e dallo squallido tentativo di bloccare la libertà artistica e la libertà individuale. Solo chi era pavido ha dovuto soccombere. Per Lubitsch, come per altri, fu solo la ricerca di un nuovo modo di mettere alla gogna ogni forma di conformismo.

Bianco e nero bellissimo, distribuzione dello spazio ai massimi livelli, sceneggiatura magnifica. Superbo.

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