The King’s Man – Le origini (2021) USA di Matthew Vaughn
Diverse menti criminali si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite. Un uomo deve correre contro il tempo per fermarli e salvare l’umanità intera.
Siamo alla trilogia dei Kingsman. Dopo averci divertito con un misto ironico e azzimato dentro ad un action talvolta poco convenzionale e essersi un po’ ripetuto nel fortunato sequel, Vaughn ha deciso di tornare nel passato perdendo oltre un’ora per spiegare cose che potevano essere raccontate in molto meno tempo. La prima parte del film è decisamente irritante per la sceneggiatura artefatta e pomposa che cerca di affermare concetti retorici. Se non fosse per la terribile ricostruzione storica che si ispira a quanto realmente avvenuto in un crescendo di esagerazioni poco accettabili, si potrebbe sorridere allo svilimento della rivoluzione russa e alla banalizzazione delle cause del primo conflitto mondiale.
Ci sono alcune scene divertenti come la sfida con Rasputin ma tutto è sul filo dell’eccesso, del troppo che in questo caso decisamente stroppia. Il cattivo poi è come Gargamella. Troppo per essere un vilain riuscito.
