Tapirulan (2022) ITA di Claudia Gerini
Emma corre sul suo tapis roulant mentre fa consulenza, illudendosi di fuggire dal suo passato. Questo equilibrio si infrange quando la sorella minore irrompe di nuovo nella sua vita dopo ventisei anni.
L’esordio di Claudia Gerini è complessivamente positivo. Il suo film è piccolo ma ben organizzato. un po’ monocorde ma interessante. Pur centrata su di sè, lascia spazio agli attori comprimari con cui crea l’alternanza dei sentimenti che appaiono sullo schermo. Il mondo chiuso della protagonista è l’elemento che spicca forte, come il suo scegliere la comunicazione solo attraverso i media, le app, una conversazione puramente virtuale che le consente di nascondere al mondo la propria fragilità.
Al netto di alcuni passaggi a vuoto della sceneggiatura, Tapirulan è un’opera che denota sensibilità ed intelligenza, con una critica sottesa al mondo attuale. Inoltre, è un coraggioso esempio da parte di un’attrice famosa e, in qualche modo, incasellata soprattutto nella commedia di battere nuove strade, meno frequentate e anticonformiste.