Spiderman – No way home

Il nostro parere

Spiderman – No way home (2021) USA di Jon Watts

L’identità dell’Uomo Ragno viene rivelata a tutti, e non riesce più a separare la sua vita normale dalla vita da supereroe, e quando chiede aiuto al Dottor Strange, lo costringe a scoprire cosa significa veramente essere l’Uomo Ragno.

Un cinema che vibra di gioia è la conclusione della trilogia di Spider-Man con Tom Holland protagonista in una trama piena di nostalgia e colpi di scena originali.

La trama segue gli eventi di Spider-Man: Far From Home, con l’ingenuo eroe che vuole trovare un modo per far dimenticare alla gente che è Spider-Man. L’accordo si complica perché, come già annunciato nei trailer, la richiesta che fa al Dr. Strange si ritorce contro e finisce per liberare tutti coloro che sanno che Spider-Man è Peter Parker, attraverso il multiverso, un concetto su cui la Marvel lavora, dove le dimensioni sono multiple e danno ascendere a universi distinti che coesistono.

Ci sono le caratteristiche più genuine del personaggio creato da Stan Lee e Steven Ditko, così come gli aspetti più oscuri di Peter, che emergono soprattutto man mano che cresce e viene messo alla prova dalla vita. Tornano anche Happy (Jon Favreau) e zia May (Marisa Tomei), ma i personaggi che hanno più rilevanza in questo sequel sono senza dubbio MJ (Zendaya) e Ned (Jacob Batalon). La fidanzata e la migliore amica di Peter Parker diventano i suoi aiutanti e giocano un ruolo chiave nell’avanzamento del piano per riportare i cattivi ai loro tempi e spazi appropriati. Anche Ned si riserva alcuni dei momenti più esilaranti visto che è un fan di Stephen Strange e durante tutta la trama riesce ad avvicinarsi all’idolo.

Ci sono diverse sorprese ma sopra ogni cosa c’è un’eccitazione nostalgica nel vedere i tre attori che hanno interpretato Spider-Man insieme sullo schermo. Le simbologie e le metafore che coinvolgono zio Ben, Mj, Gwen, zia May causano catarsi: anche il personaggio di Tomei si distingue di più e dà rilevanza alla trama e al viaggio dell’eroe, inclusa la citazione dell’emblematica frase “i grandi poteri portano grandi responsabilità” in questa nuova trilogia.

Il materiale era però enorme e nella costruzione dello script qualcosa è stato sacrificato nella massa di elementi a disposizione, altro è stato affastellato in modo confuso. Così, pur avendo un grande impatto nell’immaginario dello spettatore, il film difetta.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email