Siamo tutti Alberto Sordi? – Forse

Il nostro parere

Siamo tutti Alberto Sordi? (2020) ITA di Fabrizio Corallo

Il documentario di Fabrizio Corallo che ripercorre l’esistenza dell’artista, dalla formazione agli esordi fino al successo sul grande schermo, riunendo spezzoni di film, frammenti televisivi e testimonianze.

Di Alberto Sordi molto si è detto e molto si è scritto. Il documentario siglato da Corallo per il centenario della nascita ripercorre la carriera dagli esordi fino alla scomparsa ad 83 anni. A quasi venti anni dalla morte sarebbe stato opportuna un ripensamento sull’opera dell’attore romano, leggendo la sua vita da una prospettiva diversa, con un’angolazione particolare che poteva dare una nuova lettura del suo operato.

Invece, si è scelto di ripetere quanto già visto diverse volte: l’italiano medio con i suoi difetti e pregi, l’istinto nell’interpretazione intervistando i soliti noti che continuano a ripetere le stesse cose, loro malgrado, rendendo quasi superfluo il loro intervento. La differenza evidente rispetto al documentario precedente di Corallo su Gassman è l’incapacità di rendere l’uomo nel suo aspetto più intimo. Sordi rimane, infatti, un oggetto misterioso, come se l’autore del documentario stesse perdendo di vista il personaggio per concentrasi esclusivamente sul lato più superficiale dell’artista.

Lo sguardo, perdonate il termine, conformista di Corallo ripete nuovamente il clichè Sordi. Ci sarebbe stato bisogno di altri punti di vista. Aldo Grasso richiamava Moretti e Sanguineti, entrambi incomprensibilmente, come testimoni d’eccezione. Senza aver letto l’articolo di Grasso erano gli stessi personaggi evocati dalla visione del documentario. Soprattutto il secondo ha studiato i rapporti strettissimi tra Sonego e Sordi, accreditando il primo di molte delle migliori intuizioni dell’attore. Probabilmente Sanguineti avrebbe messo in ombra il contibuto di Sordi ai personaggi immortali creati per lo schermo. Probabilmente, però, avremmo conosciuto meglio l’artista capace di dare la scintilla a righe sulla carta.

 

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email