Ralph spacca internet (2018) USA di Rich Moore, Phil Johnston
Ralph e Vanellope si imbarcano in un’avventura nel mondo di Internet per trovare un pezzo di ricambio per riparare un videogioco della ragazzina. Lungo la strada i due incontrano i variopinti abitanti del Web.
Primo sequel proposto da Lasseter che, dopo essere stato coinvolto nel Metoo, ha dovuto lasciare il suo posto e farsi da parte, Ralph spacca internet si approccia al web affrontando la vastità dei temi collegati alla gestione dei social dal “di dentro” con un umorismo genuino, ricco di trovate e intuizioni.
Eppure il tema è centrato tutto sull’amicizia che quando diventa eccessiva, rischia di soffocare, di cadere nella morbosità. Ralph deve giungere a maturazione, dopo aver compreso nel primo episodio di non essere il cattivo che credeva.
Nel viaggio che i due devono compiere per trovare la propria strada, i due protagonisti (Ralph e la piccola Vanellope) fanno una serie di incontri spassosi. La ragazzina si confronta con tutte le principesse dei cartoni dopo essere entrata in OhMyDisney, dove scorazzano i personaggi di tutte le opere Disney, appunto, Pixar e della Lucas. E prende il giro il genere portando Vanellope a cantare e danzare in un contesto totalmente diverso, ovvero la città deturpata dalla violenza del videogioco Slaugher Race. E qua, dopo aver parodiato le fiabe e il web ci si permette di ridicolizzare i più famosi giochi del genere (GTA) nonchè il franchise di Fast & Furious puntando più sul girl power che altro.
Il film presenta un ritmo incessante, senza mai scadere nel pedagogismo spinto, e alcuni personaggi davvero riusciti.