Pupazzi senza gloria – Muppet Boiled

Il nostro parere

Pupazzi senza gloria (2018) USA di Brian Henson

In seguito all’assassinio di due pupazzi protagonisti di un vecchio programma televisivo, uno speciale investigatore viene affiancato ad un collega umano per proteggere nuove possibili vittime prima che l’assassino colpisca di nuovo.

Il figlio di Jim Henson riparte dai Muppet, o meglio dai suoi epigoni, portandoli nel terreno dell’hard boiled con un incursione selvaggia nei doppi sensi erotici e in battutacce estreme e volgari con tanto di immagini evocative: dalla pioggia spermatica all’incredibile mungitura che ricorda ben altra cosa.

Rifacendosi ai canoni del genere con esplicite citazioni di film quali Basic istinct, il film narra della classica coppia di detective (qua i richiami al buddy movie si sprecano) che segue le tracce di un serial killer. La novità sta nel mondo dei pupazzi perfettamente integrato con quello umano, al punto da essere evidente oggetto di una forma di razzismo. In tempi di trumpismo (e di Salvinismo) il razzismo è sdoganato a livello sociale, così come questo razzismo è insito in ogni aspetto della società.

Sotto questo aspetto Henson è coraggioso e politicamente scorretto. Purtroppo a tale intuizione fa difetto una struttura narrativa debole ed uno sviluppo superficiale. La risata si trasforma in un accenno di noia per la prevedibilità e non basta un mondo pupazzesco loquace al limite del trivio.

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