Perdutamente tua. Fuori dal cono d’ombra

Il nostro parere

Perdutamente tua (1942) USA di Irving Rapper

Charlotte è una zitella brutta e sciupata. Dominata dalla madre che la vuole al suo servizio cade in depressione. Ricoverata in clinica, viene aiutata dal dr. Jaquit a recuperare fiducia in sé. Charlotte rifiorisce, diventando una donna di mondo, attraente ed affascinante. Durante una crociera conosce Jerry e se ne innamora ricambiata. Jerry però è sposato con una donna oppressiva e cattiva. Charlotte così torna a casa sola e deve scontrarsi subito con la madre che vorrebbe che tutto tornasse come prima, pretendendo ancora di controllare ogni aspetto della sua vita. Durante un litigio, la madre muore. Charlotte, sentendosi colpevole, ritorna in clinica dove conosce una ragazzina che le ricorda enormemente lei stessa da giovane. Scopre che è la figlia di Jerry a cui farà, in pratica da madre, rinunciando a stare con Jerry. Questa sarà la sua missione.

Centrato sulla figura di Bette Davis, davvero molto brava a fornire le due facce di Charlotte, così diverse ma entrambe fragili, il film è un discreto melodramma. I toni un po’ puritani e la morale notevolmente anacronistica, anche per l’epoca, indeboliscono l’impianto narrativo incanalandolo in soluzioni semplificate, là dove altri autori avrebbero puntato su aspetti socioculturali diversi. La trasformazione fisica della Davis, ad esempio, poteva essere mostrata con maggiore capacità visiva e con più attenzione al ruolo della donna. Rapper è sostanzialmente anonimo nella sua direzione.

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