Notte fantasma – La fine della notte

Il nostro parere

Notte fantasma (2022) ITA di Fulvio Risuleo


Un poliziotto, misterioso e dal fare minaccioso, sorprende il giovane Tarek a comprare dell’erba e lo costringe a trascorrere una notte per le strade di Roma a bordo della sua macchina.


Non c’è un climax accattivante per il pubblico perché non c’è salvezza.  Il modo in cui il film finisce come nella vita reale ed il ragazzo che, senza volerlo, si trova a seguirlo nel suo percorso non torna in una realtà rassicurante, ma solo in una vita triste e sacrificata. La regia di Risuleo è asciutta e stringente, segue con primi piani il percorso emotivo dei personaggi, scrutando in entrambi i bagliori di comprensione, gli attimi di disperazione e stanchezza.

Il film è interpretato da Edoardo Pesce, in una performance di sottigliezza e un certo coraggio. Ciò che colpisce nella sua interpretazione è il nucleo di tristezza nella sua anima. Quando lo incontriamo, ha già superato il limite, ma nella sua furia, non c’è liberazione, ma solo un’euforia disperata. Sembra stanco e confuso, e nelle sue azioni segue inconsciamente i rituali del suo lavoro, ma è già sconvolto quando inizia la sua notte folle.

Roma è lo scenario di un’opera complessivamente efficace e riuscita, nonostante il film ruoti solo su due personaggi, con Pesce che fa la parte del leone, ma con il giovane Yothin Clavenzani ottima spalla. La corsa dei personaggi è verso il nulla, verso un’alba che non porta speranza.

 

 

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