The Adam Project (2022) USA di Shawn Levy
Nel 2050 un pilota in grado di viaggiare nel tempo è costretto, per emergenza, a fare un salto nel 2022, dove incontra se stesso ancora bambino. Il suo sé giovane capisce subito di trovarsi di fronte alla sua versione adulta e accetta di collaborare con l’uomo, finito lì durante una missione per scongiurare un futuro apocalittico.
Il trio Levy-Reynolds- Netflix ci riprova con un altro film molto simile a Eroe per caso nella sua impostazione generale. C’è azione, ci sono gli effetti speciali, c’è la fantascienza e c’è anche una parte comica importante che sfrutta il cotè umoristico di Reynolds, volto di Netflix e specializzato in questo tipo di ruolo.
Levy conferisce a tutto ciò un tono di credibile ironia giocando sul consumato “doppio” rappresentato stavolta dal sè bambino che battibecca con l’Adam grande a furia di paradossi e di battute riuscite nella loro semplicità.
L’obiettivo erano 100 minuti di puro svago e l’obiettivo è stato centrato completamente. Che sia poco più di un film accettabile, questa è altra cosa.