Michelangelo – Santo e peccatore

Il nostro parere

Michelangelo – Santo  e peccatore (2024) ITA di Chiara Battistini


Il documentario è dedicato a Michelangelo Buonarroti, scultore e pittore del rinascimento autore della famosissima Cappella Sistina a Roma. L’opera offre una nuova prospettiva sulla vita del maestro, uno dei più brillanti esponenti dell’arte italiana, acclamato a livello globale. Il taglio crime del documentario tratta le notizie e i fatti storici in maniera inedita, sfatando i miti e le fake news dell’epoca.


Sky prosegue nella sua meritevole opera di diffusione nel mondo dell’arte italiana, attraverso le indagini sulle opere più significative dei nostri artisti. Siamo ancora una volta di fronte a Michelangelo. La grandiosità delle opere realizzate da lui necessita di più documentari che analizzino il processo creativo con cui è arrivato a raggiungere le vette nella scultura.

Questa volta si narra soprattutto del Mosè, con cenni a tutte le grandi opere realizzate negli stessi anni, e di come fosse parte di un complesso monumentale mai realizzato, raccontando gli sviluppi, i cambiamenti, le gelosie, i rapporti che hanno determinato il completamento dell’opera.

Le immagini magniloquenti delle opere sono supportate solo parzialmente dalle interviste che contrappuntano la narrazione. Gli esperti rispondono più a clichè che ad un’effettiva necessità. Lo stile crime ha senso in un evento del genere? Francamente dovrebbe essere la parte meno interessante rispetto alle tecniche, allo studio di un’opera. Per questi difetti l’opera si lascia vedere ma senza capacità di lasciare il segno.

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