Mamma ho perso l’aereo. Infantile

Il nostro parere

Mamma ho perso l’aereo (1990) di Chris Columbus

Rivedere a distanza di tanti anni questo film fa tenerezza e tristezza. Tenerezza perchè si percepisce l’evoluzione delle abitudini del pubblico e si sorride pensando all’infantile ed esile trama dell’opera che tanto ha incassato nel 90. Tristezza perchè non c’è happy end nella vita di Macaulay, distrutto dall’alcol e da un’infanzia segnata dallo sfruttamento più che dalla spensieratezza.

Tutto è persino evidente notando come, al di là del bel faccino, l’interpretazione del piccolo Macaulay era davvero grezza e mediocre, così come tutta la storia, clamorosamente banale, spiccia e zuccherosa, quando non irrazionale e vuota. Per fortuna che il sano professionismo di Joe Pesci e Daniel Stern da un po’ di ritmo all’insieme di trovate approssimative che dovrebbero far ridere (e in effetti ci riuscirono in quell’anno) ma che ora, dopo oltre venti anni, inducono solo ad un po’ di comprensione.

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