Ma Rainey’s black bottom – Essere neri

Il nostro parere

Ma Rainey’s black bottom (2020) USA di George C. Wolfe

Una leggenda del blues, il suo trombettista e i produttori che vogliono sfruttarli. In questo studio c’è poca armonia. Levee, il trombettista, sogna un futuro di successo mentre Ma Rainey’s sta incidendo un disco con i bianchi che poco la tollerano.

Adattamento dell’opera teatrale omonima di August Wilson, Ma Rainey’s è stato l’ultimo film interpretato da Chadwick Boseman, il rimpianto Black Panther. Nella sua ultima fatica, l’attore appare visibilmente segnato dalla malattia, dimagrito notevolmente eppure straordinariamente vitale in un ruolo difficile e intenso. Da lui bisogna partire. In primo luogo per un doveroso omaggio e poi perchè il film Netflix è un film d’attori, poichè la sceneggiatura mantiene completamente il suo impianto teatrale.

Boseman e Viola Davis sono davvero notevoli nei loro rispettivi ruoli, ma tutti sono determinanti nella resa dell’opera poichè interpretano con una forza interiore ogni passaggio. I dialoghi, infatti, sono retti splendidamente e la tensione è palpabile, vera. E’ un film d’attori, però, e la coppia Davis-Boseman è superlativa. Non a caso figurano tra i favoriti della corsa all’Oscar e, non a caso, il Sag li ha premiati entrambi come migliori attori protagonisti

La struttura teatrale mantiene l’unità di tempo e di spazio ma determina fin troppo facilmente tutto quanto avverrà. Se i ricordi dei personaggi, del loro passato di sfruttamento e oppressione sono commoventi, funziona meno il resto che è costruito come un meccanismo sofistificato ma prevedibile.

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