La brava moglie – Donne libere

Il nostro parere

La brava moglie (2020) FRA di Martin Provost

Nella Francia del 1968, il futuro di un istituto di economia domestica vacilla. Quando il marito della direttrice muore, si scopre che la scuola è sull’orlo della bancarotta. Paulette inizia a porsi delle domande sul ruolo sociale delle donne.

Commedia in costume che sa raccontare un pezzo di provincia facendo sorridere lo spettatore. Il film da il meglio nel buffo contrapporsi iniziale tra la realtà e la finzione imposta dalle convenzioni sociali, dal conformismo. La Binoche ha modo di   mostrare il suo lato comico, così come le sue comprimarie.

All’opposto c’è il nutrito gruppo di ragazze che sono la parte più convenzionale perchè i personaggi rispettano i clichè giovanilisti con il solito campionario (la magra timida, la grassa, la disinibita, l’intelligente ecc.).

Lo scontro di caratteri è simpatico a tratti ma non indimenticabile. Il film è discreto ma senza particolari pregi.

 

 

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