Juliet, Naked – Le scelte

Il nostro parere

Juliet, Naked (2018) USA di Jesse Peretz

Annie, esasperata, rompe con Duncan, fidanzato di lunga data ossessionato dall’ex stella del rock Tucker Crowe. Inaspettatamente, la donna conosce il famoso artista e stringe con lui un curioso legame.

Commedia romantica nello stile di uno dei più brillanti narratori inglese, ovvero Nick Hornby, scrittore tra i più rappresentati al cinema. Al centro vi sono le scelte che la vita ti costringe, ad un certo punto, a prendere. Da un lato Annie, intrappolata in un esausto rapporto di coppia e da sempre prigioniera della cittadina in cui è cresciuta, e Tucker, cantante semidimenticato che ha fatto della fuga il comportamento standard e ha lasciato dietro di sè una serie infinita di relazioni distrutte e 5 figli da 4 donne diverse, il simbolo del fallimento sentimentale.

I due atteggiamenti trovano nell’incontro via internet il redde rationem. Entrambi sono giunti alla svolta perchè hanno compreso la vuotezza delle loro esistenze, perchè le scelte fatte (o non fatte) ad un certo punto ti chiedono il conto.
Peretz, regista e fondatore della banda Lemonheads, sa cogliere dall’opera di Hornby i punti nodali. Ai fallimenti personali, infatti, unisce la riflessione sull’arte e sul rapporto che l’opera assume una volta abbandonato il suo autore e diventato patrimonio di tutti. Duncan, che vive nel mito di Tucker ed ha ammorbato la vita di Annie con le sue canzoni, esprime la delusione del fan che conosce la realtà del suo idolo, ma al contempo esprime il concetto che l’opera d’arte diventa patrimonio intimo del fruitore nel modo che l’artista non può concepire nell’atto della creazione.
Juliet, Naked è un riuscito melange tra commedia sentimentale e toccante riflessione esistenziale, girato con gusto ed un buon tocco di nostalgico melodramma, scritto con grazia e semplicità.

 

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