Il tagliagole – Le tenebre e la passione

Il nostro parere

Il tagliagole (1969) FRA di Claude Chabrol

Un’insegnante inizia una relazione con un macellaio locale che potrebbe essere responsabile degli omicidi di diversi bambini.

Splendido noir che di noir ha i colori, le atmosfere ed il gusto ma non la forma e lo stile. Chabrol, con straordinaria delicatezza, dà umanità e spessore ad un mostruoso serial killer, concentrandosi sui sentimenti profondi e sulle pulsioni sotterranee delle persone.

Bellissima la ricostruzione dell’atmosfera paesana e provinciale in cui gli eventi comuni sono i matrimoni e i funerali, quando allora la popolazione si riunisce con modalità e tradizioni perpetue. Gli omicidi sono solo suggeriti, mai mostrati, poichè il male agisce nella profondità dell’animo e lontano dagli occhi,

Anche la passione agisce sotterraneamente. La maestra Helene torna ad amare, ma non lo ammette nemmeno a se stessa, paralizzata dalla paura di tornare a vivere; il macellaio ama follemente e dimentica solo in quel momento la follia della guerra che ha creato in lui la follia dell’assassinio. Sono due solitudini che finalmente si trovano ma in una cornice impossibile, quando tutto è stato già ampiamente compromesso.

Bravi i due attori protagonisti. Bellissima la prova registica che alterna tensione e seduzione, eleganza e violenza in una provincia oscura e ribollente di ambiguità.

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