Genitori quasi perfetti – Famiglie

Il nostro parere

Genitori quasi perfetti (2019) ITA di Laura Chiossone

Simona, madre del piccolo Filippo, si sente inadeguata al proprio ruolo di genitore. L’organizzazione della festa di compleanno del figlio e il suo svolgimento fanno esplodere la situazione.

I legami familiari, la difficoltà di trovare un proprio ruolo e la stabilità interiore (nonchè sentimentale) è al cento di questo piccolo microcosmo che si crea durante le feste di compleanno, quando genitori, che mai si frequenterebbero di loro volontà, si trovano costretti a condividere un lungo pomeriggio insieme cercando di trovare argomenti in comune.

L’idea della sceneggiatura è, appunto, portare questa disperata ricerca di punti in comune tra perfetti sconosciuti ad un livello di tensione che fa esplodere i contrasti. L’obiettivo era fare una commedia amara sulla famiglia e mostrare degli idealtipi di una società spezzettata e nevrotica. In effetti, l’intuizione nell’individuazione dei caratteri è molto buona, puntando su personaggi molto diversi da quelli soliti. Poi però poco alla volta il film si perde tra situazioni forzate (il tetto che gocciola, la coatta superficiale e ignorante (troppo facile il bersaglio), la coppia amante della natura e di tutte le medicine alternative, lo yuppie arrembante che valuta le persone in base ai soldi ecc. ecc.

Questo dopo un inizio che cercava di evitare i luoghi comuni. Purtroppo, reggere la storia per oltre un’ora ha determinato la necessità di rientrare nella comfort zone. Così, i punti che qua e là sono degni di nota si alternano a soluzioni meno riuscite con una conclusione occhieggiante il musical ma poco sensata.

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