Cosa fai a Capodanno? – Dark comedy qualunquista

Il nostro parere

Cosa fai a Capodanno? (2018) ITA di Filippo Bologna

Un gruppo di scambisti si dà appuntamento per il Capodanno in uno chalet di montagna. Mentre il furgone con le vettovaglie per il cenone fatica a raggiungere la meta, l’atmosfera si riscalda.

La dark comedy è un genere che ha sempre avuto poco successo in Italia. Qualcuno ci ha provato con risultati poco incoraggianti, non riuscendo mai a sfondare presso il pubblico e la critica. Come mai? La risposta si può trovare analizzando anche questo film di Filippo Bologna. In realtà gli elementi del successo ci sono. Abbiamo dei buoni attori come Argentero, Haber, Ferrari, Puccini, Pastorelli; abbiamo un’ambientazione originale e abbastanza piccante che non fa mai male; attorno al cast principale vi sono camei significativi e dei caratteristi noti (anche perchè sono un po’ ovunque) se non altro come volti (Carlo De Ruggiero, Massimo De Lorenzo). Perchè, allora, il film non funziona?

In primo luogo gli attori sono usati con toni macchiettistici. Ilenia Pastorelli dovrà, un giorno o l’altro, uscire dalla dimensione romana per diventare attrice completa, magari abbandonando i personaggi fotocopia che le stanno rifilando. Gli altri istrioneggiano usando la leva dell’esagerazione. In secondo luogo mancano i reali contenuti per far diventare graffiante ciò che è invece abbastanza banale. Il difetto sta nella scrittura che manca di profondità nell’ironia, senza mai a scalfire il muro della convenzionalità nell’analisi sociale. Se, insomma, il testo non sa fornire risposte originali, ma segue la critica qualunquista del potere non si può essere corrosivi, mai.

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