Ad memoriam. Attori morti nel 2013

Bisogna partire dalle citazioni di qualcuno che merita di essere ricordato. Tonino Accolla per esempio che ha dato la voce a tanti eroi del grande e piccolo schermo. Di lui non ricordiamo il volto, ma la sua timbrica è associata ai divi americani per il suo lavoro da doppiatore. Steve Forrest (Huntsville, 29/9/1924 – Thousand Oaks, 18/5/2013) è stato il protagonista di molte serie televisive,  ma ha recitato in importanti pellicole come serio caratterista. Piero Mazzarella (Caresana, 2/3/1928 – Milano, 25/10/2013) è stato un grandissimo attore teatrale, narratore indimenticabile della sua Milano, ma al cinema ha avuto poche occasioni di mettersi in mostra. Ogni sua interpretazione ha lasciato il segno. Eccettuato Petri, non ha avuto vetrine importanti dove farsi conoscere. Enzo Jannacci (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013) è stato unico nella musica e la sua morte ci ha lasciato spiazzati. Nel cinema ha fatto qualche rara apparizione, anche significativa. Graham Stark (Wallasey, 20 gennaio 1922 – Londra, 29 ottobre 2013) è stato, tra l’altro, spalla di Sellers nei film della Pantera Rosa, sigillo di una carriera da splendido caratterista. Amidou, pseudonimo di Hamidou Benmassoud (Rabat, 2 agosto 1935 – Parigi, 19 settembre 2013), è stato un attore marocchino naturalizzato francese. Non ha recitato solo in Francia ma ha viaggiato in tutto il mondo chiamato da registi come Frankenheimer, Friedkin, Preminger, Huston, Scott. Fortissimo il suo legame con Lelouch che lo ha diretto numerose volte.

Corey Monteith (Calgary, 11 maggio 1982 – Vancouver, 13 luglio 2013) e Paul Walker (Glendale, 12 settembre 1973 – Santa Clarita, 30 novembre 2013) sono accomunati dalla morte tragica e prematura. Non erano attori di particolare bravura, ma la loro scomparsa ha colpito molti ragazzi affezionati loro per la serie televisiva Glee il primo, per i numerosi sequel di Fast and Furious l’altro.

Dennis Farina (Chicago, 29 febbraio 1944 – Scottsdale, 22 luglio 2013) Poliziotto, iniziò la carriera come attore grazie a Michael Mann, che lo chiama come consulente, per il film Strade violente del 1981. Lasciato il corpo di polizia inizia una lunga gavetta televisiva che lo porta a partecipare a serie tv di come Miami Vice. Il suo primo ruolo importante arriva nel 1986 in Manhunter – Frammenti di un omicidio diretto da Michael Mann, sempre con Mann lavora nella serie da lui prodotta Crime Story dove ha il ruolo del Tenente Mike Torello. Nella sua lunga carriera ha partecipato a film come Prima di mezzanotte, Get Shorty, Out of Sight, Salvate il soldato Ryan e molti altri.

George Descrieres nome d’arte di Georges René Bergé (Bordeaux, 15 aprile 1930 – Cannes, 19 ottobre 2013) è stato un’icona degli anni settanta grazie al ruolo televisivo di Arsenio Lupin nell’omonima serie. Moltissime le apparizioni televisive, mentre nel cinema non ha avuto altrettanta fortuna. Si ricorda un solo film significativo, ovvero Due per la strada Ha lavorato anche Decoin, Borderie, Deville e De La Patelliere Importante è stata, invece, la produzione teatrale nella sua amatissima Comèdie Francaise che lo ha avuto nei suoi ranghi dal 1955 al 1985.

Tony Musante (Bridgeport, 30 giugno 1936 – New York, 26 novembre 2013) Ha spesso interpretato ruoli da teppista o da personaggio poco raccomandabile. Nel 1967 porta sul grande schermo il suo primo ruolo televisivo,  New York ore tre: l’ora dei vigliacchi (The Incident), guadagnando subito premi, visibilità e successo. Dopo altri polizieschi, è chiamato in Italia per  L’uccello dalle piume di cristallo, pellicola di esordio di Dario Argento. A questo fanno seguito due film di grande successo commerciale: Metti, una sera a cena (1969) e Anonimo veneziano (1970). Nel 1973 torna alla TV con la serie di telefilm Toma, in cui impersona l’omonimo poliziotto italoamericano del New Jersey. Negli anni ottanta solo un ruolo significativo, ne Il pentito di Pasquale Squitieri. Verso la fine degli anni novanta, partecipa alla serie televisiva della HBO Oz, nel ruolo del temutissimo boss italoamericano Nino Schibetta. Nel 2003 recita nel film La vita come viene, per la regia di Stefano Incerti, e nel 2007 interpreta un poliziotto nel film I padroni della notte.

Otto Sander (Hannover, 30 giugno 1941 – Berlino, 12 settembre 2013) La sua carriera teatrale fu strettamente connessa con lo Schaubühne di Berlino sotto la direzione di Peter Stein. Tra i suoi ruoli cinematografici più noti, l’angelo Cassiel nel film cult Il cielo sopra Berlino e nel suo sequel Così lontano, così vicino di Wim Wenders, e il comandante Philipp Thomsen nella pellicola U-Boot 96 di Wolfgang Petersen.  Dotato di una voce calda e forte, che gli valse il soprannome di “The Voice”, venne dunque utilizzato spesso come voce narrante per racconti sonori e documentari.

 
Richard Griffiths (Thornaby-on-Tees, 31 luglio 1947 – Coventry, 28 marzo 2013) Figlio di genitori sordi, imparò molto bene la lingua dei segni BSL a una giovane età per poter comunicare con loro. Si formò una precoce reputazione in teatro come interprete di ruoli comici in opere shakespeariane, fornendo rappresentazioni esilaranti di Enrico VIII e di diversi altri personaggi come Falstaff in Le allegre comari di Windsor con la Royal Shakespeare Company. Il suo esordio nel cinemafu  con It Shouldn’t Happen to a Vet (1975). I suoi ruoli più conosciuti furono in rappresentazioni sia contemporanee sia d’epoca come Gorky Park (1983), Shakespeare a colazione (Withnail & I) (1987), Sua maestà viene da Las Vegas (King Ralph) (1991) e Il mistero di Sleepy Hollow (Sleepy Hollow) (1999). Griffiths assurse a fama internazionale negli anni 2000 per la parte dello zio Vernon nella serie cinematografica di Harry Potter.

Nigel Davenport (Shelford, 23 maggio 1928 – 25 ottobre 2013) Nei suoi oltre 40 anni di carriera è apparso in film come “Un uomo per tutte le stagioni” (1966), “L’isola del dottor Moreau” (1977) e “Momenti di gloria” (1981). Davenport ha lavorato inizialmente nel teatro, per poi affermarsi anche nel cinema e nella televisione, passando con successo dalle commedie di Shakespeare alle soap opera.


James Gandolfini (Westwood, 18 settembre 1961 – Roma, 19 giugno 2013) Si avvicinò alla recitazione in giovane età. Debuttò in una pellicola cinematografica nel 1992, diretto da Sidney Lumet in Una estranea fra noi, interpretando il ruolo che a lui risulterà congeniale dell’italo-americano. La sua carriera cinematografica proseguirà prolifica nel corso degli anni ’90, spesso attraverso parti secondarie. Fra i film più famosi in cui ha preso parte in questo decennio vanno citati Get Shorty, in cui affianca John Travolta, Allarme rosso, diretto nuovamente da Tony Scott, e She’s so lovely – Così carina, per la regia di Nick Cassavetes. Il telefilm I Soprano, nel 1999, fa decollare la sua carriera. Gli vengono così assegnati ruoli sempre più di rilievo, come in The Mexican diretto da Gore Verbinski, dove interpreta un dolce assassino omosessuale, Il castello e L’uomo che non c’era, pluripremiato dramma di Joel Coen e Ethan Coen. Successivamente interpreta il marito infedele di Susan Sarandon, protagonista di Romance & Cigarettes, diretto da John Turturro, e per la quarta volta affianca John Travolta nel film Lonely Hearts.  Negli ultimi anni della sua vita, Gandolfini ha continuato prolifico a cimentarsi nei ruoli più disparati: nel 2011 fa un cameo nel film Molto forte, incredibilmente vicino e nel 2012 interpreta il capo della CIA Leon Panetta in Zero Dark Thirty, diretto da Kathryn Bigelow. La sua maturità professionale viene però dai Soprano dove Gandolfini ha dato vita a un personaggio “tra i più complessi della storia della televisione” facendogli vincere 1 Golden Globe, 3 Emmy e 3 SAG. E’ morto d’infarto a Roma, a soli 51 anni, dove si trovava per ritirare un premio.

 

Giuliano Gemma (Roma, 2 settembre 1938 – Civitavecchia, 1º ottobre 2013) È stato uno dei più popolari e apprezzati attori della cinematografia italiana, molto conosciuto anche all’estero, soprattutto in Giappone dove era un vero e proprio mito. Sportivo sin dall’adolescenza, ha cominciato la carriera nel cinema da giovanissimo come stuntman prima di interpretare piccoli ruoli in kolossal come Ben-Hur e in film quali Venezia, la luna e tu di Dino Risi. Dopo la sua interpretazione nel Gattopardo di Luchino Visconti, dove conosce il suo idolo Burt Lancaster, ha interpretato numerosi film (più di cento nella sua carriera) grazie anche a Tessari che lo ha scoperto e voluto come protagonista in Arrivano i titani. Dopo i film Angelica e Angelica alla corte del re, soprattutto negli anni Sessanta ha interpretato numerosi film, diretti appunto da Tessari, appartenenti al filone degli spaghetti western di grande successo di pubblico, tra i quali Una pistola per Ringo, Il ritorno di Ringo. Negli anni successivi è apparso in film più impegnati, tra cui si ricordano Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini (1976), una delle sue prove migliori, e Speriamo che sia femmina di Monicelli (1986). Dalla fine degli anni Ottanta ha lavorato soprattutto in produzioni televisive. Gli sono stati conferiti diversi premi nel corso della sua carriera, tra cui il David di Donatello, il Globo d’oro alla carriera, il Nastro d’argento e più volte il Premio De Sica. E’ morto in un incidente stradale. Era anche un apprezzato scultore.


Peter O’Toole (Connemara, 2 agosto 1932 – Londra, 14 dicembre 2013) Nato in Irlanda, è cresciuto in Inghilterra nella città di Leeds. Nel 1955 si unisce alla prestigiosa compagnia dell’Old Vic di Bristol, con la quale reciterà una sessantina di lavori celebri, per lo più del repertorio shakespeariano. Al cinema esordisce nel 1960 con Il ragazzo rapito (Kidnapped) e dopo soli due anni diventa una stella internazionale di massima grandezza grazie all’interpretazione di Thomas Edward Lawrence nel film Lawrence d’Arabia, diretto da David Lean nel 1962. Da quel momento O’Toole ha continuato a lavorare nel cinema e in TV; recitando in moltissimi film, tra cui spiccano La Bibbia (The Bible: In The Beginning), Lord Jim, James Bond 007 – Casino Royale (Casino Royale), Il leone d’inverno (The Lion in Winter), L’ultimo imperatore e Troy. È stato doppiatore del critico gastronomico Anton Ego nella versione originale di Ratatouille. O’Toole detiene lo sfortunato record del maggior numerob di nomination all’Oscar come miglior attore protagonista (otto) senza averlo mai vinto. Le nomination sono state per i seguenti film: Lawrence d’Arabia (1963), Becket e il suo re (1065), Il leone d’inverno (1969), Goodbye Mr. Chips (1970), La classe dirigente (1973), Professione pericolo (1981), L’ospite d’onore (1983), Venus (2007).

 

 

 

 

 

 

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