55 passi – Diritti

Il nostro parere

55 Passi (2018) USA di Bille August

Eleanor Riese, schizofrenica, chiede all’avvocato Colette Hughes di rappresentarla in una causa contro l’ospedale psichiatrico presso cui è stata ricoverata. Le due portano il caso alla Corte Suprema.

Onesto film di un regista che un tempo è stato assai apprezzato e ora naviga a vista con film apprezzabili per lo spirito, un po’ meno per la forma. Infatti, pur essendo un’opera meritevole per i nobili intenti, 55 passi è complessivamente piatto e convenzionale, se non ordinario. Tutti i tasselli sono al posto giusto: ottimi attori che si impegnano a fondo, storia ad effetto con risvolti etici e morali tutt’altro che trascurabili. Tuttavia. prevale la sensazione di incompiutezza per lo sviluppo ampiamente prevedibile, perchè il copione ripercorre pedissequamente i canoni del genere senza una sola idea innovativa, una spinta alternativa.

 

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