Volere volare. Cartoon ed esseri umani

Il nostro parere

Volere volare (1994) ITA di Maurizio Nichetti

Nichetti ha da sempre collaborato con Guido Manuli, autore dei titoli di testa del suo esordio, Ratataplan. In questa occasione lo ha eletto a coautore per l’originalissima produzione mista cinema-cartone animato. Se oggi, infatti, la cosa non fa più notizia, allora era un esperimento coraggiosissimo, in modo particolare in Italia dove si sperimenta poco e si rischia ancora meno.  Chi ha incastrato Roger Rabbit, esempio più o meno dichiarato, era stato del 1988, ma con capitali hollywoodiani, non certo i pochi a disposizione di Nichetti.

Nichetti confeziona un prodotto molto credibile ed interessante. La trama è un po’ troppo esile, ma il risultato è un capitolo anomalo nel cinema animato italiano perché è un prodotto adulto con toni da commedia. Se il regista milanese avesse avuto a disposizione capitali ben superiori, sulla falsariga dei prodotti americani che abbiamo richiamato, chissà cosa avrebbe potuto fare? Chissà quali strade avrebbe potuto intraprendere. In questo caso, davvero, il cinema italiano si è mostrato inferiore alle possibilità di un autore originale e coraggioso.

Il plot deboluccio è il vero tallone d’Achille del film che fa sorridere senza mai appassionare. Il doppiaggio del film pornografico con i rumori ed i suoni del cartone animato è, però, una splendida chicca

 

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