USS Indianapolis (2016) USA di Mario Van Peebles
Nel 1945, l’incrociatore Indianapolis, comandato dal capitano McVay, trasporta all’isola di Tinian la prima bomba atomica. La nave viaggia senza scorta e durante il viaggio di ritorno viene silurata e affondata da un sottomarino giapponese. 300 membri dell’equipaggio finiscono in fondo al mare, mentre più di ottocento uomini restano bloccati in mare per cinque giorni senza cibo e senza acqua, nelle acque più infestate da squali del mondo.
Il ricordo di un doloroso episodio della seconda guerra mondiale si stempera in un eccesso di retorica e in una recitazione ampollosa ed enfatica. Van Peebles gira con evidente scarsità di mezzi, un polpettone eccessivo senza alcuna tensione narrativa. I pessimi effetti speciali e le acrobazie per far fruttare si uniscono ad una sceneggiatura lacunosa e tronfia. Nessuna attenzione ai dettagli e un generale pressapochismo.